Nel rinomato Golf di Garlenda, in zona di ottima esposizione, la Global Immobiliare è lieta di proporvi una splendida villa di prestigio.
Internamente la proprietà è disposta su due livelli, entrando troviamo un grande e luminoso soggiorno con angolo cottura, un ampia camera padronale ed altre tre camere spaziose con tre bagni, disposte tra il piano di ingresso ed il piano primo.
A circondare questa splendida proprietà troviamo un ampio terrazzo e giardino in parte piastrellato con un portico vivibile ed in parte piantumato dove vi si può anche realizzare la piscina.
Il piano sottostante all’abitazione, parzialmente fuori terra, ha accesso sia dall’interno direttamente che dall’esterno con accesso diretto su strada.
La proprietà inoltre dispone di un locale adibito a palestra con bagno/lavanderia e box auto doppio.
Cenni Storici
Garlenda e la Val Lerrone entrano nella storia scritta soltanto a partire dall’alto medioevo: per quanto concerne le epoche precedenti dobbiamo pensare che seguisse le vicende della vicina e più importante città di Albenga.
E’ noto che la giurisdizione della marca Albingane era passata nel 1091 ai marchesi di Clavesana, discendenti dell’aleramico Bonifacio Del Vasto, ma l’effettivo potere dei marchesi sulla città durò ben poco. Il comune di Albenga godeva già nel 1127 se non altro di una politica autonoma rispetto al potere marchionale: questa indipendenza dal potere feudale, acquistata in così breve lasso di tempo, è giustificabile con il fatto che, essendo sede vescovile e centro costiero maritttimo, avrebbe acquisito tale importanza e prestigio da poter competere con gli antichi marchesi.
In città e nel contado erano inoltre numerosi i beni della chiesa che godevano di cospicue immunità che rendevano gli introiti feudali sempre più sottili: l’Arcivescovo di Genova, Siro, intorno al 1150 non riusciva più a riscuotere con regolarità le decime nel ponente ligure e la sua autorità era continuamente messa in discussione.
Non volendo che il comune di Genova potesse approfittare della delicata situazione, preferì cedere molti dei propri diritti a chi era territorialmente più vicino al ponente e poteva più facilmente esercitarvi pressione ed autorità. Siro permise perciò che il vescovo di Albenga, Odoardo, il 13 aprile 1153 investisse Anselmo dei Quaranta o Quadraginta, capostipite dei Della Lengueglia e parente fidato dei Clavesana, delle decime anche di località prima soggette allo stesso arcivescovo.